Giornata Mondiale della Felicità

20 Marzo

20 MARZO 2024 – HAPPINUS

Il 20 marzo si celebra ogni anno la Giornata Mondiale della Felicità, istituita dall’ONU. Contestualmente, viene rilasciato il World Happiness Report, che misura lo stato della felicità in 137 Paesi del mondo.

Dalla pandemia ad oggi è stato rilevato il peso sempre crescente del capitale sociale nel determinare non solo la salute e la longevità degli individui, ma anche la resilienza e la capacità di superare le crisi per le comunità.


In un momento storico ancora particolarmente sfidante per il nostro Paese – caratterizzato dai disagi di molte famiglie per crisi economica, aumento delle disuguaglianze e della povertà, in un contesto dominato dalla violenza e dalle guerre e considerando il peggioramento drammatico degli indici di motivazione al lavoro e della salute mentale, dal divario ancora troppo inaccettabile delle condizioni occupazionali e salariali di giovani e adulti, donne e uomini – parlare di felicità potrebbe sembrare fuori luogo o peggio ancora utopico..

Nel 2024, per celebrare la Giornata Mondiale della Felicità, in collaborazione con Italian Institute for Positive Organizations abbiamo realizzato una mini-serie dal titolo: “HappinUS. Persone felici rendono il mondo più felice”.

Un’antologia di storie di vita, scelte ed esperienze di persone impegnate nel mondo dello sport, del sociale e del business che hanno l’obiettivo di ispirare tutti a coltivare la felicità.

Con la partecipazione di: Ottavia Belli, Ambrogio Scognamiglio, Bernardo Cumbo, Ilaria Santambrogio, Ivana Di Martino, Lucia Berdini, Nunzia Giunta, Michelangelo Marino, Davide Carrera. 
Diretto da: Marco Simeoni 

Segui la mini-serie QUI

20 MARZO 2023 – TIME 2BHAPPY

A gennaio 2023, il noto magazine americano TIME ha deciso di dedicare la sua prima copertina alla Scienza della Felicità, rivelando i segreti e le pratiche più efficaci, secondo i massimi esperti mondiali sul tema.

Per questo, la community italiana di esperti e praticanti della Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive – Chief Happiness Officer, Geni Positivi e ambassador dell’ecosistema culturale promosso da 2BHappy Agency – propone l’iniziativa TIME2BHAPPY – 3 pratiche alla portata di tutti per allenare la felicità, che non è solo un’emozione ma una competenza che si può allenare quotidianamente.

Viviamo tempi complessi e numerosi studi evidenziano che la salute mentale e il benessere al lavoro sono indicatori in peggioramento continuo. Molti iniziano a rendersi conto della necessità di porre attenzione su questi temi e di tutelare ogni giorno le persone nei diversi ecosistemi organizzativi, attraverso i giusti strumenti.

La community italiana si impegna a condividere con il più ampio numero di persone possibili, contenuti e pratiche coerenti con la Scienza della Felicità, per favorire il benessere e la felicità. L’allenamento, protagonista di questa iniziativa, è l’ingrediente fondamentale per rendere la felicità un’abitudine, dal momento che in quanto competenza si può potenziare come un muscolo.

RICERCA | LE PRATICHE DELLA COMUNITÀ ITALIANA

L’Italian Institute for Positive Organizations (IIPO), il punto di riferimento italiano sulla Scienza della Felicità e le Organizzazioni Positive, ha mappato le pratiche degli esperti della materia in Italia ed emerge che prevalentemente i praticanti italiani si prendono cura di sé quotidianamente, sia dal punto di vista emotivo-mentale, sia dal punto di vista fisico.

I dati rivelano che la cura del corpo passa attraverso un buon sonno (78%), un’alimentazione sana e variegata (73%) e la pratica dello sport almeno 2/3 volte a settimana (84%).
Per alimentare la dimensione emotivo-cognitiva invece, il 62% trova ogni giorno un’occasione per apprendere, il 78% pratica la risata quasi tutti i giorni – molti utilizzano lo yoga della risata – infine, una percentuale inferiore (51%) sfrutta il gioco come pratica evolutiva e funzionale al benessere. Circa il 40 % degli intervistati pratica meditazione e respirazione consapevole. La community ha inoltre sviluppato un’identità che integra naturalmente nel proprio sé i comportamenti orientati alla gentilezza e gratitudine (100%). Con minor frequenza, ma almeno una volta a settimana, il 95% coltiva relazioni sociali che nutrono, l’87% trascorre del tempo a contatto con la natura, il 68% è impegnato in azioni di volontariato e il 43% segue pratiche di tipo religioso, a conferma del presidio anche delle dimensioni sociali e spirituali. Sebbene i praticanti italiani vivano connessioni umane significative, sono ancora iperconnessi: il 30% del campione non pratica mai il digital detox e il 70% lo pratica di rado.

Confrontando i risultati raccolti con quelli condivisi dal TIME si nota chiaramente che gli esperti di felicità a livello globale praticano con maggior frequenza mentre quelli italiani allenano la felicità in modi più variegati.

Come si evince dai risultati di questa ricerca, allenare la felicità può essere anche una cosa semplice, alla portata di tutti. Il benessere e la salute mentale di ogni individuo sono sì una responsabilità delle organizzazioni ma anche dei singoli: ciascuno può contribuire significativamente al proprio equilibrio interiore attraverso pratiche e abitudini sane.

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L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nella sua risoluzione 66/281 del 12 luglio 2012 ha proclamato il 20 marzo la Giornata internazionale della felicità, riconoscendo la rilevanza della felicità e del benessere come obiettivi e aspirazioni universali nella vita di tutti gli esseri umani e l’importanza del loro riconoscimento negli obiettivi di ordine pubblico. E ha anche riconosciuto la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eliminazione della povertà, la felicità e il benessere di tutti i popoli.

Ogni anno, insieme alla comunità di praticanti, ambassador, certificati ed esperti di Scienza della Felicità, organizziamo iniziative di divulgazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica per diffondere il messaggio che la felicità è una competenza e come tale si può allenare. In ogni settore della società (aziende, scuole, famiglie, ospedali, associazioni, media, istituzioni pubbliche), a beneficio delle persone e dell’intero sistema.